Massima di vita

Il giudizio e le recensioni qui riportate, pur nel tentativo di essere obiettivi, risentono del gusto e dell'esperienza di chi scrive.
Judgment and reviews given here, while trying to be objective, are affected by the taste and experience of the writer.


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Friday, June 22, 2012

Farflung & Black Rainbows (Split) 2012



















Longfellow Deeds

Ennesima uscita per la francese Longfellow Deeds che compone uno split i cui protagonisti sono gli americani Farflung (in giro dal 1995) ed i prolifici italiani Black Rainbows, il che, desta sicuramente curiosità. E' lecito aspettarsi sfumature space in un disco del genere. 'Lupine' non tradisce le attese. Un buon riff di chitarra (non esasperata) introduce una linea melodica tipica del genere, voce filtrata e riff semplice ed accattivante tanto che al minuto 2:00 il pezzo non dice più nulla di particolare. E' comunque un bel pezzo. 'Punching Hole in the Twilight' potrebbe essere tranquillamente un pezzo dei Monster Magnet era Dopes To Infinity o Powertrip ma meno hard o tranquillamente un classico pezzo degli Hawkwind. 'No Circuit' è un altro bel pezzo tutto space, nulla di originale ma apprezzabile. In definitiva, buon approccio space per i Farflung con un occhio teso a temi abbastanza orecchiabili. In un contesto del genere ci si aspetterebbe che l'intero album sia sulla stessa falsariga invece i Black Rainbows aprono la loro parte con 'Let it Shine' che non si discosta affatto da quanto proposto nei lavori precedenti, riff granitico heavy psych pittuosto accattivante, chitarra molto compressa e soliti interventi space con echo a nastro e synth monofonico. Diciamo un brano classico del loro repertorio con accenni space. Il brano successivo, il cui titolo è veramente intrigante: 'The River, The Moon, The White Lake, The Megaelectrofantafuzzspace'  è invece più space e cadenzato, immaginate un riff molto simile a 'Get on the Snake' dei Soundgarden ed avrete un'idea precisa di ciò che ascolterete, sicuramente il miglior pezzo dell'intero split. Verso i tre minuti il pezzo torna all'antico amore dei BR, la psychedelia heavy, una sorta di intermezzo prima di tornare al riff precedente che più ci piace. Chiude il discorso 'The Devil & The Dream' che evoca ancora echi dei Monster Magnet con passaggi heavy tipici dei BR. Ecco una dimostrazione di come i gruppi italiani possano essere migliori di quello d'oltreoceano.

Yet another release from the french Longfellow Deeds who composes a split in which the protagonists are the smericans Farflung (around since 1995) and the prolific italian Black Rainbows, which, certainly arouses curiosity. And it would expect space shades in such a disc. 'Lupine' does not betray the expectations. A good guitar riff (not so heavy) introduces a melody typical of the genre, filtered voice and simple and attractive riff so that the piece at 2:00 does not say anything special. It 'still a nice piece. 'Punching Hole in the Twilight' could easily be a piece of Monster Magnet's Dopes To Infinity or even Powertrip but less hard or quietly a classic piece of Hawkwind too. 'No Circuit' is another beautiful piece throughout space, nothing original but commendable. Ultimately, a good space approach for Farflung with an eye aimed at catchy enough issues. In such a context you would expect that the whole album is along the same lines but the Black Rainbows open their share with 'Let it Shine', which does not differ at all from that proposed in previous work, granite heavy psych riff rather attractive, very compressed guitar and usual space work with a tape echo and monophonic synth. Let's say a piece of classical repertoire with hints space. The next song, whose title is really intriguing: 'The River, The Moon, The White Lake, The Megaelectrofantafuzzspace' is more space and rhythmic, imagine a very similar riff to 'Get on the Snake' Soundgarden and you have a precise idea of ​​what you'll hear, certainly the best piece of the whole split. At about three minutes the track is back to the old love of BR, the heavy psychedelia, a sort of interlude before returning to the previous riff that we like. It closes the split 'The Devil & The Dream', which still evokes echoes of Monster Magnet with heavy steps typical of BR. Here is a demonstration of how some italian groups can be better than band from overseas.

Tracklist

    Farflung: 65/100       
1    Lupine        
2    Punching Hole in the Twilight        
3    No Circuit        
    Black Rainbows: 70/00       
4    Let it Shine        
5    The River, The Moon, The White Lake, The Megaelectrofantafuzzspace        
6    The Devil & The Dream

Wednesday, June 20, 2012

Domo - Domo ep (2010)





















Self/Radix Records

I Domo risiedono ad Alicante e rispondono ai nomi di Paco (drums, percussion), Sam (guitar, effects) e  Óscar (bass, vocals). Immaginate i Blue Cheer con un attitudine prog ed avrete idea di cosa facciano questi tre bravi ragazzi spagnoli.  Dopo aver invaso il web col loro ep vengono messi sotto contratto dalla compaesana Radix Records, rimasterizzano il loro lavoro e ci regalano sette pezzi veramente interessanti. Per l'esattezza, ho reperito prima la versione in mp3 dal web e poi ho preso la versione rimasterizzata dalla Radix Records. La morale è che, se volete aiutare un gruppo emergente, allora acquistate il cd presso di loro o presso la Radix, ma se volete ascoltare la loro musica prendete gli mp3 che suonano 500 volte meglio della versione remaster. Incredibile ma vero...
'Nadi' non lascia scampo, una delle più belle parti di basso registrate negli ultimi anni. Groove sixties, distorsore e wha per la chitarra, batteria ampia, godibile in ogni sua sfumatura. In pratica, i vari temi improvvisati dalla chitarra reggono l'intera linea melodica, anchese ogni tanto Óscar si produce in qualche imprecisione esecutiva resa meno evidente dal bell'andamento del pezzo nel suo insieme. In sostanza, 6:30 di improvvisazione blues psychedelica accompagnata da un suono di basso spettacolare. 'Prana' apre con un echo a nastro imbizzarrito e ci conduce in un eccitante giro di basso che culmina con la chitarra. Qui, l'unico neo, forse dovuto alla produzione, è che il suono di chitarra risulta generato, secondo me, da una combinazione di strumenti la cui qualità intrinseca non è proprio eccelsa. Però la personalità non manca, e nonostante la similitudine col pezzo precedente che potrebbe farci pensare ad una inutile ripetizione, questa volta Óscar irrompe con un tema di chitarra da applausi, il pathos che manca ai più. Se continua così i Domo faranno strada, non ci sono santi che tengano...al minuto 8:20 l'ottima sensazione ancora non cessa. Come se non bastasse, il pezzo, verso i 9:00 vira verso un piccolo intervento di voce, semplice ma azzeccato. Ascoltatelo che fate prima e vale proprio la pena. 'Asura': e senti la chitarra col riverbero 'vero' ed immancabile wha, quello che ti fa percepire ogni sfumatura...ma non ti immagini che il tutto sfoci in uno scorcio quasi-Doom; intervalli inusuali per la chitarra in ambientazioni quasi arabesche (ricordiamoci che siamo in Spagna...). Segue un riff ancora diverso dal precedente, ecco perché si parla di prog. (ascoltate il 'solo' di batteria). Non vi dico più nulla di questa canzone e ben poco del prosieguo, scopritelo da soli. 'Pretas' è un pezzo acustico, 'Yamantaka' è un altro pezzo 'arabo'; c'è anche spazio per una digressione space (Eta Carinae) e Samsara dura 24 minuti (ho detto tutto). Il guppo di punta della Spagna in questo momento.

Domo band resides in Alicante and responds to the names of Paco (drums, percussion), Sam (guitar, effects) and Óscar (bass, vocals). Imagine Blue Cheer with a progressive attitude and you'll have an idea of what these three good spanish guys do. After invading the web with their ep they signed for the spanish Radix Records, they do a remastering of their work and give us seven pieces really interesting. To be exact, I found first the version as mp3 from the web and then I got the remastered version from Radix Records. The moral is that if you want to help an emerging group, buy the cd at them or at the Radix, but if you want to take a listen to their music get your mp3s that play 500 times better than the remaster version. Unbelievable but true ... 
'Nadi' leaves no way out, one of the most beautiful bass parts recorded in recent years. Sixties groove, distortion and wah for guitar, wide drums, enjoyable in every nuance. In practice, the various themes from improvised guitar govern the entire melodic line, even if Óscar occasionally occurs in some executive imprecision made less evident by the nice on goin' as a whole. In essence, 6:30 improvisational psychedelic blues accompanied by a spectacular bass sound. 'Prana' opens with a spooked tape echo and takes us on an exciting bass riffing that culminates guitar. Here, the only flaw, perhaps due to the production, is that the guitar sound is generated, in my opinion, a combination of instruments, whose intrinsic quality is just not excellent. But personality is not missing here, and despite the similarity with the earlier piece that could make us think of an unnecessary repetition, this time Oscar bursts with a  w-o-n-d-e-r-f-u-l guitar line, the pathos that is lacking in most. If they keep this way Domo will be a famous band, there are no saints...at minute 8:20 ... the good feeling does not give up. What's more, the piece turns about at 9:00 into a small presence of voice, simple but guessed. Listen to that, it worths the effort. 'Asura': and you can hear the guitar with the 'real' reverb and feel the inevitable wha, just what makes you feel every nuance ... but can you can't imagine that all this should result in an almost-Doom foreshortening; unusual intervals for the guitar in environments close to something like arabesque (remember that we are in Spain ...). Follows a one more time different riff, that's why we talk about prog. (Listen to the drum solo). I will not say anything about this song, and very little of the following, see for yourself. 'Pretas' is an acoustic track, 'Yamantaka' is another arabian piece and there is also room for a space digression (Eta Carinae) and 'Samsara' lasts 24 minutes (that's all...). The leading group of Spain at this time.




Tracklist

1 Nadi 6:30
2 Prana    11:57
3 Asura    8:52
4 Pretas 3:12
5 Yamantaka 8:27
6 Eta Carinae 1:59
7 Samsara 24:03

82/100