2017 - Hellbones Records
I romani Otehi, vale a dire Domenico "Mastino" Canino (guitar, vocals), Maciej R. "Wildhand" Mikolajczyk (bass, vocals), Corrado "Corraider" Battistoni (drums) giungono al terzo full-lenght dopo Noisy Spirit del 2011 e Dead Chants and Forbidden Melodies del 2014.
CD composto da 6 pezzi, non ho ancora capito se autoprodotto, ed agitano i loro strumenti in un contesto asseritamente: alternative rock, desert rock, doom metal, experimental rock, heavy rock, psichedelic, punk rock, stoner, metal e heavy psych.
Sarà un po' strano? Boh...Ascolto i pezzi.
Mentre guardo la cover, direi piuttosto scadente, il lettore suona Sabbath, ovvero la solita space intro prima di Naked God.
Naked God rimanda immediatamente a gardenia dei Kyuss, per cui l'ascoltatore pensa 'questo è stoner'.
Il mix fatto coi piedi non aiuta ma il pezzo non è male, sembra un gruppo di bambini che giocano in sala prove, ma immaginando un lavoro più accurato, non è da buttare. In ogni caso, sostenere dieci minuti di canzone non è cosa proprio semplice.
Stanco delle scordature e della qualità della registrazione passo al brano successivo.
Effettivamente comprendo adesso l'etichetta 'alternative' prima trovata sul loro Bandcamp, il livello è quello già visto. Scorro anche gli altri pezzi ma la storia non cambia, le song in sé non sono orribili, ma l'esecuzione e la registrazione sono veramente sotto la media.
Un disco che non rende giustizia alle potenzialità della band, niente di sconvolgente, ma ascoltate e valutate.
Un disco che non rende giustizia alle potenzialità della band, niente di sconvolgente, ma ascoltate e valutate.
No comments:
Post a Comment